Né uomini, né donne, ma pienamente realizzati e accettati dalla comunità.

Dal distretto messicano dello Juchitán una storia di integrazione dalle radici antiche: frutto di una lingua che non distingueva maschile e femminile e che nei secoli ha partorito una cultura di tolleranza.

Vite e testimonianze di un “terzo sesso”, che in questo angolo di mondo ha trovato uno spazio di quiete e di normalità.

Diretto da Ivan Olita
Fotografia: Luigi Martinucci
Produzzione: Paulina Salas, Juan Robles, Michael Matus

Musica: JEAN
Suono: Gustavo Mora, Jose Velasco
Adattamento: Diego Giuliani, Camilla Sartorio

Intervista

Ivan Olita | 99.media

Ivan Olita Direttore

“Da una prospettiva narrativa, sono interessato all’intersezione tra realtà e finzione.”
  • Com’è nato il progetto?


Stavo partecipando a un seminario con Werner Herzog quando uno dei partecipanti ci ha mostrato un breve video su las Velas, una grande sfilata dei Muxes che si tiene ogni anno a Juchitán, nello stato di Oaxaca, al termine della quale viene eletta una regina.

Sono rimasto subito colpito da questi personaggi e volevo saperne di più su di loro. Quel video durava un paio di minuti e non andava molto a fondo, così ho sentito il bisogno di scoprire di più. Volevo conoscere la loro vita quotidiana oltre la Vela.

Dopo essere andato avanti con la mia vita, un paio di mesi dopo mi sono imbattuto in un articolo del New York Times che parlava di loro e sapevo che era un segno per me di andare a scoprire di più. Il giorno dopo ho iniziato la fase di pre-produzione.

Muxes | 99.media
  • Come sono andate le riprese?


Quando sono arrivato a Juchitán non avevo la più pallida idea di come rintracciare i Muxes. Per questo tipo di documentario le ricerche che puoi fare nella fase di pre-produzione sono abbastanza limitate. Devi andare fisicamente nel luogo che vuoi documentare e in pratica iniziare da lì. 


Una volta arrivato, mi sono messo subito in contatto con un regista locale, Michael Matus, che ci ha aiutato a produrre il film. Per prima cosa mi ha presentato i Muxes. Gli sono davvero grato! Saltavamo su queste piccole macchine e attraversavamo la città su e giù. Durante la prima settimana a Juchitán abbiamo incontrato i Muxes. Le loro case, le loro famiglie, i ristoranti e i mercati dove lavoravano…


Dato che si tratta di un pezzo corale cercavo di trovare delle personalità che stessero bene insieme. Ma sarebbe sbagliato credere che tutti i Muxes sono uguali. Ovviamente c’è una grande varietà all’interno della comunità.

  • Il tuo film sembra onirico, calmo, colorato.
    Dov’è il confine tra finzione e realtà?


Werner Herzog ci ha detto: ‘’i fatti non sono veri’’. Da una prospettiva narrativa, sono interessato all’intersezione tra realtà e finzione.

Quello che mi interessa di più è trasmettere la verità, perché la verità spesso è più profonda dei fatti stessi. La verità ha un significato più stratificato. E affinché la verità possa essere capita dal pubblico, ha bisogno di una costruzione visiva. 


Dato che lavoro con l’industria della moda, il mio approccio è molto stilistico. Quindi non importa dove sono o dove sto filmando: tende a essere sempre molto cinematografico. Ho molto a cuore la qualità surreale del pezzo.

Muxes | 99.media
  • Nel tuo film le voci che sentiamo sono forti, decise, ottimiste.
    Qual è la realtà dei fatti?


I Muxes fanno assolutamente parte del panorama cittadino: sono adorati dalle persone del villaggio e la maggior parte delle famiglie considera avere un Muxe una benedizione, dato che raramente si sposano e quindi molto probabilmente saranno loro a prendersi cura degli anziani. È stato molto rassicurante e commovente vedere che il 100% delle persone a Juchitán celebrava i Muxes e li considerava una risorsa, consapevole che avrebbero portato qualcosa di diverso. I Muxes sono un terzo genere e la loro presenza ha portato all’esistenza di una serie di norme culturali e sociali completamente nuove e quindi, in un certo senso, sono iconici e celebrati come personalità distinte.

Allo stesso tempo, vivono in un tessuto sociale molto banale e a volte sottosviluppato: Juchitán è decisamente un paese povero. Quindi ai miei occhi passavano costantemente dall’essere queste creature intoccabili, meravigliose e potenti all’essere semplicemente delle persone alle prese con i loro problemi quotidiani, che spesso devono affrontare in modo piuttosto duro. Per un Muxe essere un sex worker è purtroppo ancora una realtà.

Muxes | 99.media
  • Qualche parola su 99 e la sottotitolazione multilingue del tuo film?


Sono molto grato per l’impegno che le persone come voi mettono nel supportare i registi come me e sono onorato che abbiate deciso di includere Muxes nella vostra selezione.

Dare la possibilità di far sentire le voci (con i sottotitoli) dei soggetti dei film (soprattutto quelli che trattano di minoranze) è uno strumento incredibile per la loro circolazione e la distribuzione.

Senza il vostro aiuto, i registi indipendenti si troverebbero sicuramente in una situazione più difficile, quindi vi sono estremamente grato e lo dovrebbero essere tutti coloro che abbiano avuto la possibilità di lavorare con 99!

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